"Sentinella, a che punto e' la notte? Sentinella, a che punto e' la notte? La Sentinella risponde: 'Vien la mattina, poi anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure, ritornate, venite".
ISAIA 21,11-12.
Gran Canaria, 3 marzo 2022
Quasi due anni fa scattava il primo lockdown, il "confinamiento" anti Covid, come lo chiamano gli spagnoli. Ero a Gran Canaria, come ora, esattamente nel porticciolo di Pasito Blanco, sulla costa meridionale, sulla mia barca a vela Maneki ferma alla fonda. Un tratto del sentiero verso Arguineguin |
Come in Italia la polizia spagnola, la Guardia Civil, faceva molti controlli, quindi mi ritrovavo a giocare a nascondino con le forze dell'ordine quando volevo fare una camminata. Come molte persone in Italia, bloccate in casa, anche io mi sono inventata dei percorsi "segreti" dove poter passeggiare al riparo dei controlli delle pattuglie. Il desiderio di sgranchirsi le gambe era ancora piu' forte per il fatto di essere sempre in barca, in spazi ristretti e per di piu' con costante dondolio.
Di solito percorrevo una strada sterrata da Pasito Blanco al porticciolo peschereccio di Arguineguin, circa 7 km un po' sentiero e un po' strada provinciale, la GC500 per l'esattezza, che attraversa un paesaggio lunare, completamente desertico, puntellato qua e la' da scogliere e spiagge di sabbia nera. Arguineguin, per la cronaca, era di recente salito alla ribalta per essere la "Calais delle Canarie", punto di raccolta di migliaia di migranti maghrebini ammassati sul molo.
Come nel resto della parte meridionale dell'isola, dove piove in media sei giorni all'anno, ci sono solo rovi secchi e spinosi di euforbia e qualche masso isolato. Davvero poco per nascondersi se capita di avvistare la polizia.
Dopo due anni ho rifatto oggi lo stesso sentiero. Non mi devo piu' nascondere o girare sui miei tacchi improvvisamente quando vedo la polizia che in questo paesaggio cosi' brullo riuscivaa individuare facilmente chiunque si trovasse fuori di casa. E' completamente diverso. Ci sono molti vacanzieri, in camper o furgone, una fila di tende da campeggio in spiaggia, sciami di ciclisti sulla strada provinciale e altre persone che camminano come me o che portano a passeggio il cane.
Campeggiatori vicino a Arguineguin |
Pero penso a chi oggi in queto momenti percorre una stessa strada in una citta' dell'Ucraina e si deve nascondere non dalla Guardia Civil come due anni fa o perche' non ha la mascherina obbligatoria o il gren pass. Si deve nascondere dai bombardamenti, dai colpi di mortaio, dai cecchini, dalle violenze di una guerra 'vera' non chirurgica come sembrava che fossero diventati i conflitti armati. Perche; come ci insegnano, la storia e' fatta di pandemie e di guerra, di guerre e pandemia....adesso e' finita (almeno sembra) la pandemia ed e' iniziata la guerra, Queste erano le mie considereaziooni mentre dopo due anni ripercorrevo la strada della "paura" tra Pasito Blanco e Arguineguin.
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