Arguineguin (Gran Canaria), 19 settembre 2019
Quella che vedete nella foto e´una ¨patera´, un ´´barcone´´ usato dai pescatori sulle coste marocchine Questa imbarcazione appartenuta a un certo Mbarka, un cognome magrebino forse comune, e´stata avvistata mercoledi´a pochi chilometri dalla costa meridionale di Gran Canaria con a bordo un gruppo di migranti. E´stata intercettata dalla barca arancione del Salvamento Maritimo che l´ha portata al porto di Arguineguin. Leggo sulla stampa locale che sulla ´patera´ viaggiavano 15 disperati, tra cui una donna. Tutti sono stati accolti dalla Crioce Rossa locale e a quanto sembra erano in buona salute. E´ l'ennesimo barcone di migranti che arriva sulle coste dell'arcipelago spagnolo in questa estate. Soltanto dal Primo di settembre 291 profughi sono arrivati su 12 pateras e 3 caiucchi, da agosto sono 613.
Come avevo gia´ scritto su queste pagine, la chiusura dei porti nel Mediterraneo ha riaperto la via delle Canarie. L'arcipelago e´a 200 km circa dalle coste africane e gli alisei soffiano costantemente in direzione sud-ovest.
Ho fotografato questa 'patera' perche´ e' stata ormeggiata a una ventina di metri dalla mia barca ancorata vicino all'ingresso porto di Arguineguin. A guardarla immagino il lungo viaggio per mare, non penso abbiano avuto un motore, non vedo manco un timone. In pratica e´una tinozza dalle sponde molto alte che e' stata gettata nell'oceano Atlantico sperando che le correnti e i venti la spingano fino a una delle sette isole dell´arcipelago spagnolo. Se si calcola bene la rotta, grazie alla corrente oceanica caraibica, quella che porto´Colombo, qualsiasi cosa che galleggi prima o poi arriva alle Canarie. Certo non riesco manco ad immaginare l'odissea delle 15 persone stipate a bordo e neppure la abissale disperazione che li ha spinti ad affrontare un simile viaggio.
Quella che vedete nella foto e´una ¨patera´, un ´´barcone´´ usato dai pescatori sulle coste marocchine Questa imbarcazione appartenuta a un certo Mbarka, un cognome magrebino forse comune, e´stata avvistata mercoledi´a pochi chilometri dalla costa meridionale di Gran Canaria con a bordo un gruppo di migranti. E´stata intercettata dalla barca arancione del Salvamento Maritimo che l´ha portata al porto di Arguineguin. Leggo sulla stampa locale che sulla ´patera´ viaggiavano 15 disperati, tra cui una donna. Tutti sono stati accolti dalla Crioce Rossa locale e a quanto sembra erano in buona salute. E´ l'ennesimo barcone di migranti che arriva sulle coste dell'arcipelago spagnolo in questa estate. Soltanto dal Primo di settembre 291 profughi sono arrivati su 12 pateras e 3 caiucchi, da agosto sono 613.
Ho fotografato questa 'patera' perche´ e' stata ormeggiata a una ventina di metri dalla mia barca ancorata vicino all'ingresso porto di Arguineguin. A guardarla immagino il lungo viaggio per mare, non penso abbiano avuto un motore, non vedo manco un timone. In pratica e´una tinozza dalle sponde molto alte che e' stata gettata nell'oceano Atlantico sperando che le correnti e i venti la spingano fino a una delle sette isole dell´arcipelago spagnolo. Se si calcola bene la rotta, grazie alla corrente oceanica caraibica, quella che porto´Colombo, qualsiasi cosa che galleggi prima o poi arriva alle Canarie. Certo non riesco manco ad immaginare l'odissea delle 15 persone stipate a bordo e neppure la abissale disperazione che li ha spinti ad affrontare un simile viaggio.
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