Puerto de Mogan (Gran Canaria), 10 Aprile 2018
Ci sono dei posti, quando si viaggia, che ti incantano fin dal primo sguardo, che senti che possiedono un qualcosa di speciale nel paesaggio, nell`architettura o semplicemente nell`aria che si respira. Uno di questi e` Puerto de Mogan, nel sud della Gran Canaria, a 40 km dalla capitale Las Palmas. E` un piccolo porticciolo creato negli anni Ottanta che le guide turistiche spacciano per `Little Venice`. Ma di Venezia non ha nulla a parte alcuni ponticelli di legno.
E` stato invece, anche se per poco tempo, un pezzo di Costa Smeralda, un avamposto della Dolce Vita sull`Atlantico e l`ultimo sogno di uno stravangante personaggio che ha creato l`esclusivo Porto Rafael, davanti all`arcipelagio della Maddalena, ritrovo per magnati e le loro corti stile film Grande Bellezza. E` ormai un capitolo chiuso della storia italiana, che sembra lontanissimo, tanto sono cambiati i tempi.
Il personaggio in questione si chiama Rafael Neville, aristocratico spagnolo, figlio dello scrittore Edgar Neville, che all`epoca faceva parte del jet set della Sardegna e dell`Agha Khan.
Siamo negli anni in cui nasce la Costa Smeralda e il suo mito. Neville, un concettualista e creativo, si direbbe oggi, aveva gia` ideato come architetto un paio di progetti in Spagna, Torremolinos e Marbella. Pero` poi si innamora di una spiaggetta (che gli era apparsa in sogno) in Sardegna dove si stabilisce e che diventera` Port Rafael (questo documentario racconta il suo sogno).
Sono gli anni del capitalismo turistico. Un suo amico, Paolo Riccardi, che e` l`avvocato e braccio destro dell`Agha Khan che nel 1982 `fiuta un altro affare` proprio qui a Puerto de Mogan, dove non c`era nulla a parte un grande bananeto come si vede da una foto dell`epoca affissa vicino alla torre di controllo della marina.
Non so se questo e` un altro `sogno` di Neville (il cui motto era `sognare e` vivere`) ma tra il 1983 e il 1984 nasce il porto turistico e il villaggio intorno dove oggi ci sono ristoranti, negozi e appartamenti. La piazzetta centrale, dove c`e` una rosa dei venti sul pavimento, e` stata dedicata a lui. Sul lato orientale sorge una spiaggetta orientale, mentre sul costone della montagna sorge il vecchio villaggio che era dei pescatori e agricoltori.
Siccome Puerto de Mogan sorge allo sbocco di una sorta di canyon dove sono stati scoperti degli insediamenti archeologici e delle necropoli, per fortuna lo sviluppo edilizio non e` stato cosi` massiccio come in altre parti della costa meridionale della Gran Canaria.
Il porticciolo ha conservato l`aspetto che probabilmente era stato concepito dalla raffinata mente di Neville, conte di Berlanga di Duero, che e` morto nel 1996. L`intenzione era di attirare il jet set che pullulava negli anni Ottanta sulla Costa Smeralda e che di inverno non sapeva dove andare...ma pare non sia mai decollato.
Negli anni Novanta, infatti, si sa come e` andata a finire, la gloria dell`Aga Khan e conseguentemente di tutto il suo entourage si e` appassita e Mogan e` stato inglobato nei progetti di investimento di mezza Europa. Oggi il porticciolo e` visitato da centinaia di gitanti che fanno le escursioni dell`isola, oltre che essere uno dei tanti posti dove svernano pensionati tedeschi, britannici, francesi e anche italiani. Non c`e` nulla che ricordi l`esibizione di ricchezza e la bella vita della Costa Smeralda, i ristoranti chiudono alle 11 e non ci sono locali notturni e, ahime, neppure gallerie artistiche o ritrovi culturali.
La sua affascinante storia resta nelle facciate colorate del piccolo borgo pieno di gatti e di bouganville.
Ci sono dei posti, quando si viaggia, che ti incantano fin dal primo sguardo, che senti che possiedono un qualcosa di speciale nel paesaggio, nell`architettura o semplicemente nell`aria che si respira. Uno di questi e` Puerto de Mogan, nel sud della Gran Canaria, a 40 km dalla capitale Las Palmas. E` un piccolo porticciolo creato negli anni Ottanta che le guide turistiche spacciano per `Little Venice`. Ma di Venezia non ha nulla a parte alcuni ponticelli di legno.
E` stato invece, anche se per poco tempo, un pezzo di Costa Smeralda, un avamposto della Dolce Vita sull`Atlantico e l`ultimo sogno di uno stravangante personaggio che ha creato l`esclusivo Porto Rafael, davanti all`arcipelagio della Maddalena, ritrovo per magnati e le loro corti stile film Grande Bellezza. E` ormai un capitolo chiuso della storia italiana, che sembra lontanissimo, tanto sono cambiati i tempi.
Il personaggio in questione si chiama Rafael Neville, aristocratico spagnolo, figlio dello scrittore Edgar Neville, che all`epoca faceva parte del jet set della Sardegna e dell`Agha Khan.
Siamo negli anni in cui nasce la Costa Smeralda e il suo mito. Neville, un concettualista e creativo, si direbbe oggi, aveva gia` ideato come architetto un paio di progetti in Spagna, Torremolinos e Marbella. Pero` poi si innamora di una spiaggetta (che gli era apparsa in sogno) in Sardegna dove si stabilisce e che diventera` Port Rafael (questo documentario racconta il suo sogno).
Sono gli anni del capitalismo turistico. Un suo amico, Paolo Riccardi, che e` l`avvocato e braccio destro dell`Agha Khan che nel 1982 `fiuta un altro affare` proprio qui a Puerto de Mogan, dove non c`era nulla a parte un grande bananeto come si vede da una foto dell`epoca affissa vicino alla torre di controllo della marina.
Non so se questo e` un altro `sogno` di Neville (il cui motto era `sognare e` vivere`) ma tra il 1983 e il 1984 nasce il porto turistico e il villaggio intorno dove oggi ci sono ristoranti, negozi e appartamenti. La piazzetta centrale, dove c`e` una rosa dei venti sul pavimento, e` stata dedicata a lui. Sul lato orientale sorge una spiaggetta orientale, mentre sul costone della montagna sorge il vecchio villaggio che era dei pescatori e agricoltori.
Siccome Puerto de Mogan sorge allo sbocco di una sorta di canyon dove sono stati scoperti degli insediamenti archeologici e delle necropoli, per fortuna lo sviluppo edilizio non e` stato cosi` massiccio come in altre parti della costa meridionale della Gran Canaria.
Il porticciolo ha conservato l`aspetto che probabilmente era stato concepito dalla raffinata mente di Neville, conte di Berlanga di Duero, che e` morto nel 1996. L`intenzione era di attirare il jet set che pullulava negli anni Ottanta sulla Costa Smeralda e che di inverno non sapeva dove andare...ma pare non sia mai decollato.
Negli anni Novanta, infatti, si sa come e` andata a finire, la gloria dell`Aga Khan e conseguentemente di tutto il suo entourage si e` appassita e Mogan e` stato inglobato nei progetti di investimento di mezza Europa. Oggi il porticciolo e` visitato da centinaia di gitanti che fanno le escursioni dell`isola, oltre che essere uno dei tanti posti dove svernano pensionati tedeschi, britannici, francesi e anche italiani. Non c`e` nulla che ricordi l`esibizione di ricchezza e la bella vita della Costa Smeralda, i ristoranti chiudono alle 11 e non ci sono locali notturni e, ahime, neppure gallerie artistiche o ritrovi culturali.
La sua affascinante storia resta nelle facciate colorate del piccolo borgo pieno di gatti e di bouganville.
Nessun commento:
Posta un commento