Tornando da Mumbai in treno, non con il `superveloce` Shatabdi, ma un `express` che si ferma quasi ovunque, ho fatto una scoperta interessante. Una delle fermate previste e` la stazione di Godhra, in Gujarat, piu` o meno a meta` strada verso Delhi, una stazione minuscola in mezzo a un paesaggio brullo.
E` un tristissimo capitolo su cui e` stata messa una pietra sopra dopo che il primo ministro Narendra Modi, all`epoca leader del Gujarat, e` salito al potere nel 2014 con una larga vittoria che ha compreso anche i voti dei musulmani.
Mi guardo intorno cercando di immaginare quel tragico episodio sul binario dove e` fermo il mio treno e vedo in fondo alla stazione un paio di vecchi vagoni abbandonati e anneriti dalle fiamme. Attonita, chiedo ai miei vicini di scompartimento se quello e` il treno di 16 anni fa dove sono morte oltre 50 persone. E` proprio quello, lasciato li` a perenne memoria oppure ancora sotto sequestro, chissa`. Scendo dal treno e scatto alcune foto, i passeggeri sono stupiti che io sappia la storia, non se la aspettano, pensano che io sia una turista, e forse un po` si vergognano.
Dopo 10 minuti il treno riparte, mi accorgo che i binari sono abbastanza nuovi e che c`e` pochissima gente rispetto all`affollamento delle stazioni indiane. Lo spettro di Godhra e` ancora li` e come un genio cattivo aspetta che qualcuno lo risvegli.
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