New Delhi, 7 maggio 2017
Purtroppo Roshanara Bagh (il giardino di Roshanara) e soprattutto la sua tomba del XVII secolo sono in condizioni pietose. Peccato perchè questo sito storico, a nord di New Delhi, racconta un affascinante pezzo di storia dei famosi mughal, gli imperatori che hanno regnato per tre secoli in India fino a quando sono stati cacciati dagli inglesi.
Roshanara, era la seconda figlia di Shah Jahan e Muntaz Mahal, i sovrani sepolti nel Taj Mahal. Come le altre principesse mughal non poteva sposarsi, già bastavano i fratelli a scannarsi per il trono, figuriamoci se ci fossero stati anche i generi.
Come la sorella maggiore Jahanara, la prediletta di Shah Jahan, ha quindi passato la vita a tramare complotti di corte e a nascondere gli amanti nell'harem. Se uno legge l'ultimo romanzo storico 'La Principessa Indiana' della scrittrice Indu Sundaresan riesce perfettamente a capire i vari intrighi di palazzo spesso sanguinosi.
Roshanara sarebbe stata artefice dell'ascesa al trono dello spietato Aurangzeb, che ha fatto fuori il fratello Dara Shikoh e imprigionato il padre nel palazzo di Agra.
Grazie ai favori di Aurangzeb, la principessa aveva un immenso potere negli affari della Corona, oltre che sull'harem. Ma a un certo punto deve essere caduta in disgrazia, si dice per la sua vita di libertinaggio, e quindi è stata esautorata dalla corte e 'esiliata' nel suo palazzo 'di piacere' fuori delle mura di Shahjanabad, la città fortezza dei mughal.
Roshanara Bagh è quello che rimane della grande tenuta della principessa composta da un palazzo e da un immenso parco con canali e fontane. Qui è morta nel 1671 ed è stata sepolta in un mausoleo di marmo nel centro del giardino. La struttura tombale (senza lapide) e il giardino sono sopravissuti, ma come dicevo prima sono in uno stato di forte incuria e degrado. Soprattutto il Baradari (in urdu 'dodici porte'), il padiglione con 12 archi affrescati con al centro il recinto marmoreo della tomba (senza tetto), richiederebbe attenzione. Il minimo che si può fare è ripulirlo e chiuderlo al pubblico. E' diventato un bivacco, senza una minima spiegazione su quello che era.
Per fortuna il giardino è abbastanza curato, ma il laghetto non esiste più. Se si legge Wikipedia sembra un paradiso, e questo simboleggiavano i giardini mughal, ma la realtà è molto deludente. Annesso al parco c'è il Roshanara Club, uno degli esclusivi club lasciati in eredità dai britannici il cui ingresso è strettamente riservato ai membri.
Purtroppo Roshanara Bagh (il giardino di Roshanara) e soprattutto la sua tomba del XVII secolo sono in condizioni pietose. Peccato perchè questo sito storico, a nord di New Delhi, racconta un affascinante pezzo di storia dei famosi mughal, gli imperatori che hanno regnato per tre secoli in India fino a quando sono stati cacciati dagli inglesi.
Roshanara, era la seconda figlia di Shah Jahan e Muntaz Mahal, i sovrani sepolti nel Taj Mahal. Come le altre principesse mughal non poteva sposarsi, già bastavano i fratelli a scannarsi per il trono, figuriamoci se ci fossero stati anche i generi.
Come la sorella maggiore Jahanara, la prediletta di Shah Jahan, ha quindi passato la vita a tramare complotti di corte e a nascondere gli amanti nell'harem. Se uno legge l'ultimo romanzo storico 'La Principessa Indiana' della scrittrice Indu Sundaresan riesce perfettamente a capire i vari intrighi di palazzo spesso sanguinosi.
Roshanara sarebbe stata artefice dell'ascesa al trono dello spietato Aurangzeb, che ha fatto fuori il fratello Dara Shikoh e imprigionato il padre nel palazzo di Agra.
Grazie ai favori di Aurangzeb, la principessa aveva un immenso potere negli affari della Corona, oltre che sull'harem. Ma a un certo punto deve essere caduta in disgrazia, si dice per la sua vita di libertinaggio, e quindi è stata esautorata dalla corte e 'esiliata' nel suo palazzo 'di piacere' fuori delle mura di Shahjanabad, la città fortezza dei mughal.
Roshanara Bagh è quello che rimane della grande tenuta della principessa composta da un palazzo e da un immenso parco con canali e fontane. Qui è morta nel 1671 ed è stata sepolta in un mausoleo di marmo nel centro del giardino. La struttura tombale (senza lapide) e il giardino sono sopravissuti, ma come dicevo prima sono in uno stato di forte incuria e degrado. Soprattutto il Baradari (in urdu 'dodici porte'), il padiglione con 12 archi affrescati con al centro il recinto marmoreo della tomba (senza tetto), richiederebbe attenzione. Il minimo che si può fare è ripulirlo e chiuderlo al pubblico. E' diventato un bivacco, senza una minima spiegazione su quello che era.
Per fortuna il giardino è abbastanza curato, ma il laghetto non esiste più. Se si legge Wikipedia sembra un paradiso, e questo simboleggiavano i giardini mughal, ma la realtà è molto deludente. Annesso al parco c'è il Roshanara Club, uno degli esclusivi club lasciati in eredità dai britannici il cui ingresso è strettamente riservato ai membri.
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