Alla scoperta di New Delhi 4 / Museo Nazionale, ci vorrebbe un restyling

New Delhi, 26 marzo 2017 

    Sono andata al National Museum di Janpath per cercare qualche `prova storica` del periodo tra il I millennio AC e il I millennio DC. Mi interessa capire che succedeva in India quando l`apostolo San Tommaso e` arrivato da queste parti, prima a Nord attraverso la via della Seta e poi in Kerala e Tamil Nadu dove e` morto. In effetti quel periodo e` un po` oscuro. All`epoca sul subcontinente indiano regnavano i Kushan, una misteriosa dinastia giunta dalla Cina e insediatosi in una regione molto vasta che comprendeva Afghanistan, Pakistan e nord dell`India. Questi regnanti erano buddisti con tendenze fortemente elleniche.
   Nella Kushana Gallery ci sono infatti esempi di arte buddista del Gandhara, tra cui dei Buddha vestiti alla moda greco-romana. Sembrano dei Cesari. I Kushan erano a Taxila, a nord di Islamabad, e anche a Mathura, la citta` di Krishna vicino a Delhi. Se e` arrivato fino a qui lo stile ellenico, non mi stupisco che anche il Cristianesimo sia veicolato attraverso le rotte commerciali con il Mediterraneo, Pero` rsi dice che i sovrani Kushan non siano stati impressionati dai miracoli di San Tommaso, il quale ha dovuto ripiegare a sud dove ci sono le tracce del suo passaggio, tra cui la tomba a Chennai..
    L`India meridionale, si sa, ha resistito meglio ai guerrieri che calavano dall`Asia centrale. Di fatti qui all`epoca di Gesu` c`erano delle dinastie hindu. Il museo nazionale qui e` un po` carente. Esistono solo opere dell`era Satavahana, che pero` era limitata al Deccan (Maharastra). Del Kerala o Tamil Nadu non c`e` nulla. Nulla sul porto romano di Muziris, scoperto qualche anno fa.
   Mentre cercavo invano tracce del Cristianesimo, pensavo alle condizioni un po` penose del museo, aperto al pubblico nel 1960, che dovrebbe in teoria essere il piu` importante del Paese e quello che meglio illustra la ricchissima civilta` indiana.
    La galleria Harappan, che espone dei tesori di 5000 anni fa trovati nella valle dell`Indo, tra cui la famosa `Dancing Girl`,  e` decente,  ma si potrebbe fare di piu` sulle descrizioni, data l`immensa l`importanza della collezione che arriva in buona parte dagli scavi in Pakistan. Le etichette nelle altre gallerie sono cosi` piccole che bisogna chinarsi per leggere. Nonostante i cartelli e i custodi, il pubblico tocca a piacimento le sculture di 2 mila anni fa.
    Qualcosa e`pero` stato fatto. C`e` una audioguida del museo e la `Bronze Gallery` e` stata riammodernata di recente con una adeguata illuminazione e teche di vetro. Insomma qualcosa si muove.

Nessun commento: