Kashmir, quando i generali arrivano nella sala stampa

New Delhi, 29 settembre 2016

   Sono diverse settimane che l'India usa un tono durissimo nei confronti del Pakistan, L'attacco contro la base militare di Uri (Kashmir) del 18  settembre che ha causato la morte di 19 soldati e' stata la classica goccia che ha fatto traboccare  il vaso.  New Delhi dice di avere diverse 'pistole fumanti' che provano il coinvolgimento di gruppi terroristici situati in Pakistan, tra cui la 'solita' Jaish e Muhammed, l'Armata di Maometto, che avrebbe organizzato anche l'attacco alla base aerea di Patankhot, nel Punjab indiano.  L'India accusa il Pakistan di combattere il terrorismo dei talebani, come sta facendo, ma di ignorare consapevolmente i gruppi che operano sul confine orientale del Kashmir.
    Dopo la cattura ad agosto di un sospetto militante pachistano vivo infiltrato in Kashmir, il premier Narendra Modi, uno che si vanta di avere un "56 inches chest" (un torace da 174 cm!) aveva su di se' la pressione di un miliardo e passa di indiani. Quindi qualcosa doveva fare se non altro per difendere la sua immagine pubblica.
   Gli attacchi "chirurgici" contro diverse postazioni sospette dei terroristi lungo la linea di demarcazione in Kashmir di giovedi' notte sono la risposta,  Non e' la prima volta che i caccia di New Delhi si alzano in volo per colpire il  confine. Ma questa volta il governo ha mediatizzato l'iniziativa.
   Sara' che ormai siamo abituati ai briefing di guerra da Washington, ma nelle sale stampa di New Delhi raramente ci sono i generali. Invece oggi in un briefing convocato d'urgenza dal portavoce Vikas Swarup, il  famoso diplomatico che ha scritto il romanzo del film Slumdog Millionaire, c'era appunto il generale Ranbir Singh, impeccabile nel suo turbante rosso, che ha 'illustrato' l'operazione.  Poteva farlo anche Vikas, secondo, me, ma cosi' mediaticamente e'  molto piu' efficace, Ho notato poi che il generale Singh, che e' il Direttore delle Operazioni Militari (Dgmo) ha letto perfettamente il comunicato guardando il pubblico come fanno gli oratori di professione.
   Spero davvero che sua presenza non sia frequente. In Italia come al solito, i media hanno ignorato la notizia. Vanno piu' di moda i bombardamenti di Aleppo di questi tempi, ma la cosa secondo me e' molto preoccupante. Un'escalation tra India e Pakistan, i due Paesi con un pesante arsenale nucleare segreto, non e' certo da prendere sottogamba. Vero e' che ci sono gli Usa che 'vigilano' su entrambi i Paesi, ma fa sempre paura.
  

Delhi allo sbando 2/ Ci mancava solo la Chikungunya

New Delhi, venerdi' 1 settembre 2016

   Sono andata a pagare l'affitto e ho incontrato il mio padrone di casa che abita al pian terreno. Il poveretto a malapena si reggeva sulle gambe e aveva uno sguardo spettrale. "Ho preso la chikungunya" mi dice scandendo bene ogni sillaba.
   La chikungunya, che dal nome sembra una pietanza a base di pollo, e' una sorta di febbre malarica, simile alla dengue, provocata dalle zanzare. Io pensavo esistesse solo nelle risaie del Kerala , invece c'e' anche a Delhi, anzi a sud Delhi, la parte ricca della citta' dove stanno stranieri, diplomatici e classe benestante indiana
   Vado a fare una ricerca sul web e scopro che a Delhi ci sono gia' oltre 400 casi, che ovviamente sono quelli registrati. Quelli reali chissa' quanti saranno.
   La chikungunya provoca frebbre e un dolore intenso alle articolazioni, ma per fortuna non e' mortale come la dengue o la malaria.
   A causa del monsone abbondante da settimane a Delhi c'e' una epidemia di dengue. E' arrivata in anticipo perche' di solito compare dopo le piogge a settembre. Un po' di anni fa anche io avevo preso la dengue ed era dopo il monsone. Ma la comparsa della chikungunya e' nuova. Sapere poi che le zanzare infette sono nella mia casa mi mette un po' di inquietudine. Per precauzione ho raddoppiato i diffusori elettrici di liquido anti zanzare (qui li chiamano Goodnite) e quando esco in terrazza mi cospargo di crema (l'equivalente dell'Autan qui e' l'Odomos, piu' efficacie e di gran lunga meno costoso).
    Ma si sa, poi alla fine, e' questione di fortuna.
    L'epidemia sembra seria perche' anche e, perfino intervenuto il Consiglio dei ministri come si vede da questo comunicato.
   Negli anni scorsi la municipalita' di Delhi faceva della disinfezione o meglio fumigazione, passando per le strade con un aggeggio che sparava del fumo puzzolente. Adesso non l'ho visto, forse lo fanno piu' avanti quando non piove piu.'  
   Delhi sta precipitando nel caos. Non si capisce se e' semplice malasorte o se e' perche' Delhi e' governata dal nemico numero uno di Modi, l'attivista  Arvind Kejriwal.
   Il Times of India oggi dedica una colonnina in prima pagina dove scrive che Delhi  non solo e' la capitale degli stupri, ma anche dello stolking. A pagina due, in un titolone a otto colonne, si legge che a Delhi c'e' piu' crimine che in tutte le metropoli messe insieme. Sotto ci sono altri dati terrificanti. Sono le statistiche annuali del National Crime Records Bureau riferite al 2015. Al confronto la chikungunya e' poca cosa.