Islamabad, 4 giugno
Tra India e Pakistan no c’e’ solo rivalita’ militare, ma anche una gelosia quasi infantile. Dai test nucleari alle opere pubbliche, tutto e' “se lo fai tu allora lo faccio anche io”.
Sono rimasta sorpresa a vedere la “metropolitana” di circa 22 km inaugurata lo scorso luglio che collega Islamabad con la sua citta’ gemella Rawalpindi. Come quella di New Delhi e’ un gioiello di efficienza e orgoglio nazionale che stride con il resto del tessuto urbano. Qualcosa piombato da un altro pianeta.
In realta’ non e’ una vera metropolitana su rotaia come a Delhi ma una ‘Metrobus’. C’e’ una carreggiata, in parte sopraelevata, che e' dedicata a un autobus, che passa ogni tre o quattro minuti. L’aspetto della struttura e’ quello di una metro, ci sono anche delle porte automatiche e una lunga pensilina, ma poi si sale su un normale mezzo con autista.
La stazioni hanno un look ultra moderno, sembrano disegnate per una citta’ nord europea, tipo Zurigo. Tutte di vetro, con tetto ondulato di un rosso Ferrari. Il pavimento e’ in marmo lucido, ci sono comode sedie per l’attesa, fontanelle d’acqua e piante di felci. Impeccabilmente linde e pulite. Nei sottopassi e lungo il percorso che a tratti e’ sopraelevato e a tratti in una galleria aperta, ci sono delle fioriere con fiori finti.
Sono salita allo Stock Exchange, nella parte piu’ ricca di Islamabad, e sono scesa al capolinea a Saddar bazar di Rawalpindi. Ero nella parte davanti, riservata alle donne. L’autista aveva un fazzoletto per proteggere il colletto della divisa grigia della Punjab Development Authority.
Mi ricordo sei anni fa, l’ultima volta sono stata qui, per andare a ‘Pindi’ in autobus era un vero inferno. Il paesaggio urbano, da ‘day after’, e’ rimasto le stesse, con case fatiscenti e strade a buche . Il contrasto con il metro bus rosso che “sfreccia” (per ora solo a 40 km all’ora) e’ quindi ancor piu' sconvolgente. Sembra un film di fantascienza.
Tra India e Pakistan no c’e’ solo rivalita’ militare, ma anche una gelosia quasi infantile. Dai test nucleari alle opere pubbliche, tutto e' “se lo fai tu allora lo faccio anche io”.
Sono rimasta sorpresa a vedere la “metropolitana” di circa 22 km inaugurata lo scorso luglio che collega Islamabad con la sua citta’ gemella Rawalpindi. Come quella di New Delhi e’ un gioiello di efficienza e orgoglio nazionale che stride con il resto del tessuto urbano. Qualcosa piombato da un altro pianeta.
In realta’ non e’ una vera metropolitana su rotaia come a Delhi ma una ‘Metrobus’. C’e’ una carreggiata, in parte sopraelevata, che e' dedicata a un autobus, che passa ogni tre o quattro minuti. L’aspetto della struttura e’ quello di una metro, ci sono anche delle porte automatiche e una lunga pensilina, ma poi si sale su un normale mezzo con autista.
La stazioni hanno un look ultra moderno, sembrano disegnate per una citta’ nord europea, tipo Zurigo. Tutte di vetro, con tetto ondulato di un rosso Ferrari. Il pavimento e’ in marmo lucido, ci sono comode sedie per l’attesa, fontanelle d’acqua e piante di felci. Impeccabilmente linde e pulite. Nei sottopassi e lungo il percorso che a tratti e’ sopraelevato e a tratti in una galleria aperta, ci sono delle fioriere con fiori finti.
Sono salita allo Stock Exchange, nella parte piu’ ricca di Islamabad, e sono scesa al capolinea a Saddar bazar di Rawalpindi. Ero nella parte davanti, riservata alle donne. L’autista aveva un fazzoletto per proteggere il colletto della divisa grigia della Punjab Development Authority.
Mi ricordo sei anni fa, l’ultima volta sono stata qui, per andare a ‘Pindi’ in autobus era un vero inferno. Il paesaggio urbano, da ‘day after’, e’ rimasto le stesse, con case fatiscenti e strade a buche . Il contrasto con il metro bus rosso che “sfreccia” (per ora solo a 40 km all’ora) e’ quindi ancor piu' sconvolgente. Sembra un film di fantascienza.
Lungo il tragitto ho fatto amicizia con una studentessa di arte che mi ha detto: “non ce lo aspettavamo manco noi un servizio cosi’”. E ‘la stessa cosa che hanno detto gli abitanti di Delhi quando qualche anno fa sono saliti sulla metro per la prima volta.
Le cose stanno cambiando anche in Pakistan anche se piu’ lentamente. Una delle fermate e’ di fianco al nuovo shopping mall “Centauro”, che e’ il posto piu’ in voga del momento. Due torri ultra moderne con tutti i marchi della moda internazionale con i fast food all’ultimo piano. Come quella indiana, la classe media pachistana sta crescendo in fretta a ritmo di hamburger e coca cola. E’ lo sviluppo che va avanti nonostante gli estremisti islamici e i governi corrotti.
Le cose stanno cambiando anche in Pakistan anche se piu’ lentamente. Una delle fermate e’ di fianco al nuovo shopping mall “Centauro”, che e’ il posto piu’ in voga del momento. Due torri ultra moderne con tutti i marchi della moda internazionale con i fast food all’ultimo piano. Come quella indiana, la classe media pachistana sta crescendo in fretta a ritmo di hamburger e coca cola. E’ lo sviluppo che va avanti nonostante gli estremisti islamici e i governi corrotti.
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