A bordo della
portacontainer CMA CGM Medea, 6 ottobre 2015
Stamane riprendo
il jogging e mi concedo anche un po’ di yoga sulla panchina Titanic. La
giornata e’ un po’ annuvolata ma poi si rasserena. Andiamo molto veloci, a 17
nodi, strano perche’ non possiamo sbarcare prima di domani sera, e siamo ormai a qualche centinaia di miglia
dall’Oman. Siamo usciti dal corridoio militarizzato, dove eravamo incolonnati
con altri cargo. Siamo di nuovo soli, non vedo nulla intorno. Nel pomeriggio chiedo a Paul, che e’ di turno
al bridge, dove e’ il “clacson”. E’un
bottone rosso tra i radar, ‘whistle’ in inglese. Mi dice che se vado fuori lo
aziona, cosi’ per farmelo sentire. Io e
Aldino usciamo a tribordo e sentiamo il suono inconfondibile del
corno...ridiamo come matti.
Stasera e’
l’ultima sera e quindi propongo al comandante un brindisi con lo champagne che
ho comprato alla ‘cave’. Brindiamo dopo cena nella sala ufficiali alponte C. E’
anche un’occasione per ringraziare tutti per un viaggio indimenticabile. Sento
gia’ il distacco.
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