VERSO LE INDIE - A Malta tra catacombe e crociati

A bordo della portacontainer CMA CGM MEDEA, 22 settembre 2015. 

 Le operazioni di scarico e carico sono continuate per tutta la notte. A poppa la Medea e’ quasi completa, a prua e’ spuntato un ‘muro’ di ‘reefer’, i container frigoriferi che sono bianchi. Ne hanno messo sei uno sopra l’altro.Ma sono vuoti come la maggior parte del carico.
    Oggi si fa turismo. Con il mio copasseggero vado a Mdine, l’antica capitale e dove sorgeva la citta’ romana di Melita (che ha adato il nome all’isola). A Rabat visito le catacombe di San Paolo, che e’ naufragato su quest’isola nel 60 AC (Atti degli Apostoli) e poi imprigionato per tre mesi insieme a San Luca. Poi passeggio per le vie della citta’ fortificata immaginando ai Cavalieri crociati che arrivarono qui alla fine del 1200 dopo essere stati cacciati dalla Terrasanta e ancora dopo dall’isola di Rodi.
     In pratica i Cavalieri erano una moderna forza ‘multinazionale’ con il compito di respingere gli islamici. E la loro ‘base’ era Malta ricevuta dal Sacro Romano Imperatorore Carlo V. 
   Mdina e’ un po’ ‘asettica’, non ci abita nessuno a parte i negozianti di souvenir. L’architettura e’ molto interessante, e’ un barocco siciliano, ma con delle aggiunte arabe. Ogni metro c’e’ un riferimento religioso e come non potrebbe esserlo per una citta’ che i cristiani hanno difeso con i denti dalle invasioni dei turchi? Il Grande Assedio del 1565 da parte dei Turchi Ottomani e’ una pietra miliare.
     La Valletta, invece, costruita dal Gran Maestro francese La Valette e’ brulicante di vita, non solo di turisti, ci sono i palazzi amministrativi e bellissime piazze. Per visitare il “Palazzo’non c’e’ tempo, mentre la cattedrale di San Giovanni, dove ci sono due dipinti del Caravaggio, che venne qui nel 1608 su richiesta di un Gran Maestro e anche per fuggire da Roma, e' chiusa quando torniamo da Mdina.
    La partenza e’prevista per le 23,ma sono troppo stanca per salire sul bridge e quindi rimango all’oblo’di prua della mia cabina a vedere la massa informe dei container prendere il largo su un mare nero e pressoche’ piatto.

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