Kausani, 15 giugno 2015
Mi sono fermata a Kausani perche’ volevo vedere il luogo di villeggiatura di Sonia Gandhi e famiglia. Da anni la famosa leader italo-indiana passa le vacanze qui ospite di un certo Soman Dubey, giornalista d ex compagno di classe del marito Rajiv.
Mi sono fermata a Kausani perche’ volevo vedere il luogo di villeggiatura di Sonia Gandhi e famiglia. Da anni la famosa leader italo-indiana passa le vacanze qui ospite di un certo Soman Dubey, giornalista d ex compagno di classe del marito Rajiv.
La casa e’ a qualche chilometro sopra Kausani, in una bella vallata, vicino ad un resort che si chiama Blossom e a una misteriosa guesthouse del governo esclusivamente “per Vip' che e’ circondata da un orrendo muro di cemento. Sembra quasi un penitenziario. Quando viene Sonia l’intero Paese e’ sotto sorveglianza della sua scorta per garantire privacy e sicurezza.
Kausani e’ a circa 50 km da Almora, il Paese di Terzani - guarda che caso - ed e’ a un’altitudine di circa 1900 metri. Ci sono delle piantagioni da te’ anche e una fitta vegetazione di cedri, pini e alberi da frutto. Leggo che da qui si vede l’intero arco himalayano che e’ a 320 km di distanza, ma non in questa stagione in cui c’e’ foschia a causa del caldo torrido.
Kausani e’ famoso anche perche’ ci e’ venuto a riposarsi anche il Mahatma Gandhi, guarda di nuovo che coincidenza.
C’e’ un ashram su un cucuzzolo dove si era fermato nel 1929 e si dice che ispirato dalla bellezza del posto abbia scritto Anasakti Yoga, un commento alla Bhagavad Gita,una delle scritture sacre dell’induismo che l’apostolo della non violenza considerava come il suo ‘dizionario spirituale’. E’ stato lui a paragonare il posto a una Svizzera indiana.
Cito il Mahatma (da una guida dell’Uttarakhand): “In queste montagne l’ospitalita’ della natura oscura ogni realta’umana. La bellezza incantevole dell’Himalaya, il clima e il verde lussureggiante che ti avvolge, non ti fa desiderare null’altro....”. Poi “mi chiedo perche’ la gente va in Svizzera quando qui c’e’ Kausani e le colline del Kumaon”.
Probabilmente allora Kausani era un paesino perduto in mezzo a delle foreste vergini. E ancora oggi vive di gloria, dato che c'e' perfino un curioso 'planetarium'.
Se oggi il Mahatma vedesse questa sua “Svizzera” si rivolterebbe nella tomba. E’ pieno di spazzatura e mostruosita’ edilizie. L’unica eccezione e’ il suo ashram, che si chiama appunto Anasakti Ashram, e che e’un oasi verde dove si puo’anche pernottare. C’e’ anche un piccolo museo con delle foto della sua vita in Sudafrica e poi in India, i viaggi, la Marcia del Sale fino al suo funerale. Ma non ho visto nulla sulla sua permanenza qui, probabilmente non c’erano giornalisti a seguirlo nel suo soggiorno himalayano che e’ durato due settimane.
L’ashram e’ impeccabilmente pulito, c’e’ anche una divertente scritta (vedi la foto) che invita a non sporcare. Peccato che appena fuori dalla cinta emergono cumuli di monnezza.
La montagna e’ bella, e con una bosco diversificato, non solo di pini, che in questa stagione sono ingialliti e mettono un po’ di tristezza. Seguendo un sentiero sono scesa per una valle fino alle piantagioni di te’ sulla strada per Bageshwar. Il cammino, di sicuro idialliaco ai tempi del Mahatma, segue la strada ed e’spesso intervallato da discariche. La fabbrica del te’ (organico), Giria Uttaranchal Tea Garden, che volevo visitare, e’ chiusa da diversi mesi per uno sciopero dei lavoratori che non sono pagati. Alcuni mi hanno detto che la societa’ che e’ pubblica e’ stata veduta, ma non e’ chiaro. Questo posto e’ famoso per il te’ verde, ma nei chioschetti lungo la strada dove mi sono fermata non lo vendono. In un negozietto a Kausani ho trovato delle confezioni di Giria Tea. Hanno invece un succo molto buono, succo di una specie di fiore di rododendro (Burans) che si chiama appunto Buransh, che pare abbia degli effetti salutari come molte piante qui in Uttarakhand.
E a proposito di fiori ed erbe, casualmente per strada, ho incontrato una famiglia di vacanzieri proveniente da Bareilly. Mi hanno detto che la specialita’di questa citta’ del popoloso Uttar Pradesh e’ un preparato ayurvedico contro la miopia, mi sembra Isotine Eye Drops, Mi sono ripromessa di provare questo ritrovato magico per recuperare la mia vista .
Kausani e’ a circa 50 km da Almora, il Paese di Terzani - guarda che caso - ed e’ a un’altitudine di circa 1900 metri. Ci sono delle piantagioni da te’ anche e una fitta vegetazione di cedri, pini e alberi da frutto. Leggo che da qui si vede l’intero arco himalayano che e’ a 320 km di distanza, ma non in questa stagione in cui c’e’ foschia a causa del caldo torrido.
Kausani e’ famoso anche perche’ ci e’ venuto a riposarsi anche il Mahatma Gandhi, guarda di nuovo che coincidenza.
C’e’ un ashram su un cucuzzolo dove si era fermato nel 1929 e si dice che ispirato dalla bellezza del posto abbia scritto Anasakti Yoga, un commento alla Bhagavad Gita,una delle scritture sacre dell’induismo che l’apostolo della non violenza considerava come il suo ‘dizionario spirituale’. E’ stato lui a paragonare il posto a una Svizzera indiana.
Cito il Mahatma (da una guida dell’Uttarakhand): “In queste montagne l’ospitalita’ della natura oscura ogni realta’umana. La bellezza incantevole dell’Himalaya, il clima e il verde lussureggiante che ti avvolge, non ti fa desiderare null’altro....”. Poi “mi chiedo perche’ la gente va in Svizzera quando qui c’e’ Kausani e le colline del Kumaon”.
Se oggi il Mahatma vedesse questa sua “Svizzera” si rivolterebbe nella tomba. E’ pieno di spazzatura e mostruosita’ edilizie. L’unica eccezione e’ il suo ashram, che si chiama appunto Anasakti Ashram, e che e’un oasi verde dove si puo’anche pernottare. C’e’ anche un piccolo museo con delle foto della sua vita in Sudafrica e poi in India, i viaggi, la Marcia del Sale fino al suo funerale. Ma non ho visto nulla sulla sua permanenza qui, probabilmente non c’erano giornalisti a seguirlo nel suo soggiorno himalayano che e’ durato due settimane.
L’ashram e’ impeccabilmente pulito, c’e’ anche una divertente scritta (vedi la foto) che invita a non sporcare. Peccato che appena fuori dalla cinta emergono cumuli di monnezza.
La montagna e’ bella, e con una bosco diversificato, non solo di pini, che in questa stagione sono ingialliti e mettono un po’ di tristezza. Seguendo un sentiero sono scesa per una valle fino alle piantagioni di te’ sulla strada per Bageshwar. Il cammino, di sicuro idialliaco ai tempi del Mahatma, segue la strada ed e’spesso intervallato da discariche. La fabbrica del te’ (organico), Giria Uttaranchal Tea Garden, che volevo visitare, e’ chiusa da diversi mesi per uno sciopero dei lavoratori che non sono pagati. Alcuni mi hanno detto che la societa’ che e’ pubblica e’ stata veduta, ma non e’ chiaro. Questo posto e’ famoso per il te’ verde, ma nei chioschetti lungo la strada dove mi sono fermata non lo vendono. In un negozietto a Kausani ho trovato delle confezioni di Giria Tea. Hanno invece un succo molto buono, succo di una specie di fiore di rododendro (Burans) che si chiama appunto Buransh, che pare abbia degli effetti salutari come molte piante qui in Uttarakhand.
E a proposito di fiori ed erbe, casualmente per strada, ho incontrato una famiglia di vacanzieri proveniente da Bareilly. Mi hanno detto che la specialita’di questa citta’ del popoloso Uttar Pradesh e’ un preparato ayurvedico contro la miopia, mi sembra Isotine Eye Drops, Mi sono ripromessa di provare questo ritrovato magico per recuperare la mia vista .
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