Almora, 8 giugno 2015
Comincio a capire perche’ Terzani ha scelto queste montagne per il suo 'altro giro di giostra" prima di rientrare in Italia per gli ultimi anni di vita. Ho scoperto che a una decina di chilometri da Almora c’e’ un posto, chiamato Kasar Devi, che da oltre un secolo attira gli stranieri. Sono rimasta letteralmente a bocca aperta quando ho letto la sfilza di personaggi che sono passati di qui a partire dalla fine dell’Ottocento fino agli Anni della beat generation nel 1960 e ’70. Ammetto la mia ignoranza, ma e’ inspiegabile come dopo tanti anni di India non ne abbia mai sentito parlare. Non si finisce mai di imparare in questo Paese. Probabilmente sara’ anche che non appartenendo a quella generazione non abbia avuto occasione di leggere o approfondire gli autori che sono stati qui.
Terzani di sicuro lo sapeva anche se non c’e’ menzione, mi sembra, nei suoi scritti, ma non posso giurarci in quanto non ho ancora letto i diari che sono la materia del suo ultimi libro postumo Un'Idea di Destino.
In pratica Kasar Devi e Almora erano un po’ come Rishikesh dove si sono ritirati i Beatles tra droghe e santoni. Qui ci arrivarono Bob Dylan e Cat Steven. E poi gente che insomma andava giu’ pesante con le droghe, come il teorico americano dell’LSD Thimoty Francis Leary , il poeta e suo amico Allen Ginsberg, il traduttore del Libro tibetano dei morti, Walter Evans Wenz.
E poi, addirittura, sembrerebbe anche lo stesso Herman Hesse! Per la lista completa rimando a wikipedia che menziona una anche una cresta tra due vallate, che si estende per un paio di km, nota tra la gente del posto come Crank’s Ridge. Ho cercato il significato di ‘crank’ in italiano, sarebbe manovella, ma si puo’ tradurre come ‘collina degli svitati’. Evidentemente la gente che la frequentava era un po’ eccentrica.
L’attrazione principale qui sarebbe stato un mistico danese, Alfred Sorensen noto come Sunyata, che aveva incontrato il poeta Rabrindanath Tagore nel 1929 in Danimarca e quest’ultimo lo ha invitato nella sua universita’ di Shantiniketa. E’ vissuto in una casa di Kasar Devi (ha avuto un pezzo di terra grazie alla connessione con la sorelladi Nehru che viveva qui) fino alla fine degli Anni Settanta viaggiando, studiando e facendo una vita da asceta. C’e’ un ritratto ho visto in casa del padrone della mia guest house e anche in altri posti. C’e’ un memoriale nel posto in cui e’ vissuto.
Nello stesso periodo poi ci vieva anche un altro personaggio incredibile, un tedesco di nome Ernst Lothar Hoffman diventato un monaco buddista con il nome di Anagarika Govinda, che ha sposato una pittrice parsi di Mumbai. Appassionato viaggiatore, ha scritto un libro “La via delle nuvole bianche” su un viaggio in Tibet che e’ stato l’ultimo prima dell’invasione cinese.
Probabilmente anche lui era un punto di riferimento della beat generation e come molti mistici poi ha finito i suoi anni in California dove aveva aperto degli ashram e centri di studio sul buddismo.
Ma se questa e’ ‘la collina degli svitati’ ci sarebbe anche un altro motivo che mi ha rivelato un sadhu, baba Vivek, che e’ il custode del tempietto di Shiva poco sopra il tempio di Nanda Devi, la dea locale. Mi ha detto che in questo posto ci sarebbe un ‘gap’ in una fascia di magnetismo chiamata Van Allen Belt che copre il pianeta. La cosa e’ citata anche da Wikipedia...Quindi sarebbe un ‘centro di potere’. Ovviamente non c’e’conferma scientifica di questo, ma fa parte penso del bagaglio ideologico degli Settanta.
Comincio a capire perche’ Terzani ha scelto queste montagne per il suo 'altro giro di giostra" prima di rientrare in Italia per gli ultimi anni di vita. Ho scoperto che a una decina di chilometri da Almora c’e’ un posto, chiamato Kasar Devi, che da oltre un secolo attira gli stranieri. Sono rimasta letteralmente a bocca aperta quando ho letto la sfilza di personaggi che sono passati di qui a partire dalla fine dell’Ottocento fino agli Anni della beat generation nel 1960 e ’70. Ammetto la mia ignoranza, ma e’ inspiegabile come dopo tanti anni di India non ne abbia mai sentito parlare. Non si finisce mai di imparare in questo Paese. Probabilmente sara’ anche che non appartenendo a quella generazione non abbia avuto occasione di leggere o approfondire gli autori che sono stati qui.
Terzani di sicuro lo sapeva anche se non c’e’ menzione, mi sembra, nei suoi scritti, ma non posso giurarci in quanto non ho ancora letto i diari che sono la materia del suo ultimi libro postumo Un'Idea di Destino.
In pratica Kasar Devi e Almora erano un po’ come Rishikesh dove si sono ritirati i Beatles tra droghe e santoni. Qui ci arrivarono Bob Dylan e Cat Steven. E poi gente che insomma andava giu’ pesante con le droghe, come il teorico americano dell’LSD Thimoty Francis Leary , il poeta e suo amico Allen Ginsberg, il traduttore del Libro tibetano dei morti, Walter Evans Wenz.
E poi, addirittura, sembrerebbe anche lo stesso Herman Hesse! Per la lista completa rimando a wikipedia che menziona una anche una cresta tra due vallate, che si estende per un paio di km, nota tra la gente del posto come Crank’s Ridge. Ho cercato il significato di ‘crank’ in italiano, sarebbe manovella, ma si puo’ tradurre come ‘collina degli svitati’. Evidentemente la gente che la frequentava era un po’ eccentrica.
L’attrazione principale qui sarebbe stato un mistico danese, Alfred Sorensen noto come Sunyata, che aveva incontrato il poeta Rabrindanath Tagore nel 1929 in Danimarca e quest’ultimo lo ha invitato nella sua universita’ di Shantiniketa. E’ vissuto in una casa di Kasar Devi (ha avuto un pezzo di terra grazie alla connessione con la sorelladi Nehru che viveva qui) fino alla fine degli Anni Settanta viaggiando, studiando e facendo una vita da asceta. C’e’ un ritratto ho visto in casa del padrone della mia guest house e anche in altri posti. C’e’ un memoriale nel posto in cui e’ vissuto.
Nello stesso periodo poi ci vieva anche un altro personaggio incredibile, un tedesco di nome Ernst Lothar Hoffman diventato un monaco buddista con il nome di Anagarika Govinda, che ha sposato una pittrice parsi di Mumbai. Appassionato viaggiatore, ha scritto un libro “La via delle nuvole bianche” su un viaggio in Tibet che e’ stato l’ultimo prima dell’invasione cinese.
Probabilmente anche lui era un punto di riferimento della beat generation e come molti mistici poi ha finito i suoi anni in California dove aveva aperto degli ashram e centri di studio sul buddismo.
Ma se questa e’ ‘la collina degli svitati’ ci sarebbe anche un altro motivo che mi ha rivelato un sadhu, baba Vivek, che e’ il custode del tempietto di Shiva poco sopra il tempio di Nanda Devi, la dea locale. Mi ha detto che in questo posto ci sarebbe un ‘gap’ in una fascia di magnetismo chiamata Van Allen Belt che copre il pianeta. La cosa e’ citata anche da Wikipedia...Quindi sarebbe un ‘centro di potere’. Ovviamente non c’e’conferma scientifica di questo, ma fa parte penso del bagaglio ideologico degli Settanta.
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