Espropri agricoli, il regalo di Natale di Modi agli industriali

New Delhi, 24 dicembre 2014


Il governo di Narendra Modi ha scodellato alla vigilia di Natale, un decreto che permette gli espropri agricoli per progetti industriali introducendo un emendamento a una legge, Land Acquisition Bill 2013, fatta dal partito del Congresso. Un bel regalo di Natale per gli sponsor del premier della destra che lo hanno sostenuto e finanziato. Ovvio che Modi ha fretta di accelerare l’industrializzazione dell’India e di stendere tappeti rossi agli investitori stranieri che da alcuni anni erano fuggiti dall’India a causa della eccessiva burocrazia, corruzione e (secondo me) anche per la crisi mondiale
La riforma, entrata in vigore il primo gennaio 2013 e che sostituiva una vecchia legge di 150 anni fa, richiedeva il consenso dell’80% dei proprietari agricoli e una valutazione dell’impatto sociale prima di autorizzare la confisca. Mentre ora i progetti di infrastrutture rurali, difesa, edilizia low cost e ‘sicurezza nazionale’, quindi una buona fetta di opere, potranno tranquillamente prendersi le terre dei contadini. Meno male che rimangono i risarcimenti previsti dalla precedente legge.
Insomma avanti con le betoniere in nome dello sviluppo. Che ci sta anche bene, ma non quando e’ ai danni di contadini o dell’ambiente. Se prima il Congresso aveva strozzato l’industrializzazione e fatto fuggire i vari Posco e Vadanta, oltre che WallMart, adesso e’ via libera a tutti. Accomodatevi alla grande scorpacciata in nome del ‘Make in India’ , il nuovo slogan per industrializzare il Paese.
Contrariamente a quello che si pensa, l’India festeggia il Natale, e’ festa. Gli induisti celebrano tutte le feste, sono fatti cosi’. E come in Italia, anche qui i media sono distratti alla vigilia delle feste.
Il decreto, passato come ‘executive order’, deve ovviamente andare in Parlamento (entro due mesi mi sembra) per essere trasformato legge. E il Congresso dara’ battaglia. Poi dovra’ essere firmato anche dal presidente della repubblica Mukherjee (del Congresso).
Insomma Modi non ha mani libere, pero’ ci prova...pur di accontentare i suoi amici industriali.



Maro'/ Respinti i permessi, una mossa troppo azzardata

New Delhi, 17 dicembre 2014

E' ormai parecchio tempo che seguo la vicenda dei maro' - a febbraio saranno tre anni - e quindi mi permetto di fare tre considerazioni sull'ultima doccia fredda subita dal governo italiano.

1) Dal maggio scorso, quando la faccenda e' passata dalle mani di Staffan De Mistura a quelle di un team di super esperti britannici, e' calato il riserbo piu' assoluto anche su cose apparentemente insignificanti come le visite dei familiari a Delhi.
Prima il buon De Mistura, ad ogni sua missione a Delhi, riferiva di cosa stava avvenendo.  Ora da mesi non si sa piu' nulla. La parola d'ordine era, silenzio siamo al lavoro. Poi c'e' stata l'emergenza dell'ictus di Latorre e il suo rimpatrio.  Ora si trattava, semplicemente (secondo me) di chiedere una estensione del permesso ai giudici, magari presentando delle carte mediche in cui si diceva che aveva ancora bisogno di cure ecc ecc. Invece, non so per quale motivo, il team legale italiano ha voluto forzare la situazione e - a sorpresa - chiedere un permesso per Girone con la scusa  che i suoi figli pativano la mancanza del padre. Motivazione piu' che giustificata, per carita', ma che forse si e' scontrata con una giornata storta del giudice o semplicemente con il fatto che era inserita in un 'pacchetto' troppo ambizioso e decisamente azzardato.

2) Molto probabilmente il 'pacchetto' permessi era stato concordato  con gli indiani in trattative sottobanco.  Quando il neo ministro Gentiloni parlava del 'cambio di passo' forse intendeva  che italiani e indiani si stavano mettendo d'accordo su una via di uscita o per lo meno su delle concessioni che favevano salvare la faccia a Renzi, senza farla perdere a Modi.  Ma la giustizia indiana e' indipendente. Lo so che per noi italiani, puo' suonare impossibile, ma lo e', almeno a livello della Corte Suprema, organismo super rispettato e temuto dal governo.

3) Pochi in Italia lo hanno capito, ma da un anno c'e' un processo che e' stato avviato presso un giudice speciale a New Delhi e che e' bloccato a causa di un ricorso italiano. Questo potrebbe essere davvero il nostro cavallo di Troia. Dopo aver costretto New Delhi a fare marcia indietro sull'applicazione al caso di una legge anti terrorismo perche' era l'unica che si applicava fuori dalle acque internazionali, l'Italia ha il coltello dalla parte del manico. Gli indiani si sono incasinati e non sanno come uscire da un pasticciaccio giuridico che - per ironia della sorte  - deve sbrogliare Mukul Rohatgi, l'ex legale e principe del  foro diventato ora Procuratore generale.
Perche' non insistere su questo punto debole? Perche' non esigere la presentazione dei capi di accusa invece di bloccare il processo con i ricorsi? La polizia indiana Nia non e' ancora in grado di dire quale reato hanno commesso e quale legge si applica.  Su questo chiodo devono battere i super esperti londinesi. E poi, siccome attualmente non esiste risposta, come si dice da queste parti....fermarsi sulla sponda e aspettare che passi il cadavere.


Che Guevara in India, ma chi lo sapeva?

New Delhi,  4 dicembre 2014

Per me è stata una sorpresa vedere queste foto del viaggio del Che Guevara in India come inviato di Fidel Castro per allacciare i rapporti con l'India di Nehru. Penso che pochissimi sappiano di questa visita che fu per conto del governo cubano. La storia era stata pubblicata qualche anno fa da un giornalista indiano che ha scovato le immagini nascoste negli archivi ufficiali.
Non ho ben capito perchè l'India poi cancellò il ricordo di quella visita del lontano 1959 di cui ci sono particolari curiosi anche sul personaggio del Che. Per esempio di una sua esibizione di yoga nella posa dell'head stand.
Questi sono i link per le foto e il racconto della missione
http://scroll.in/article/692525/Photos:-When-Cuban-revolutionary-Che-Guevara-visited-India
http://scroll.in/article/692525/Photos:-When-Cuban-revolutionary-Che-Guevara-visited-India