Palolem (Goa), 6 gennaio 2014
Sono stata invitata a pranzo da un re Magio.
Esattamente Gaspare, quello che nel presepe ha la pelle bianca ed e’ vestito di
rosso. Se non sbaglio e' anche il piu' ricco perche' porta l'oro in dono.
A Chandor, storico villaggio a 15 km da Panjim,
ex capitale con il nome di Chandrapura del regno indu’ dei Kadambas nell’XI secolo, l'Epifania si celebra con la processione dei tre reali venuti dall'Oriente. Ci
sono solo tre posti nell’ex colonia portoghese dove rimane questa tradizione.
Il re Magio che ho conosciuto , al secolo Marlon
d’Costa e' un ragazzino scelto dalla parrocchia secondo criteri di somiglianza
alle statuine del presepe. Per la famiglia e' un evento simile a un matrimonio.
Si spende una fortuna nel costume, nel cavallo, con tanto di ombrello ricamato per
fare ombra e nel ricevimento con parenti e amici.
La giornata si apre con la processione dei tre Re
che arrivano da tre quartieri diversi e confluiscono in chiesa per la Messa
solenne che dura circa due ore. Nel
momento clou vanno all’altare a presentare i doni. La chiesa di Chandor, Nossa Senora de Bele’m
(Nostra signora di Betlemme), era strapiena e tutta la cerimonia e’ stata
filmata dalle tv locali. La chiesa e’ stata costruita dai portoghesi nel XVII
secolo su un tempio indu’ come succedeva all’epoca.
A due passi c’e’ la casa-museo Menezes Braganza, aristocratici goani decaduti che vivono ancora nel palazzo pieno di gingilli e che chiedono 100 rupie a testa per visitarlo, ma senza nessuni informazione, peccato perche’ sarebbe bello sapere la storia del posto e dell’importante famiglia che si vede in foto.
Dopo la funzione si tiene una processione con i tre Re Magi, tutto il clero, chirichetti e diaconi e poi i fedeli, tutti in fila, in modo molto composto. La giornata e’ presa veramente sul serio e tutti indossano gli abiti piu’ sgargianti.
Il ricevimento a cui sono stata invitata e’ come una festa di matrimonio. Sotto un telone decorato in giardino e’ stato sistemato un trono per Cosma con mega poster dietro. Il povero ragazzino e’ evidentemente stremato, ma pazientemente i siede a ricevere le “adorazioni” di parenti e amici. C’e’ anche la torta, a forma di corona reale e il brindisi con lo spumante. Lo zio, che vive a Dubai e che e’ quello che mi ha invitato sembra davvero fiero e scatta foto in continuazione. Io vengo subito assimilata nella famiglia e trattata come un ospite d’onore. A un certo punto spunta anche il parroco che viene a dare la benedizione finale.
A due passi c’e’ la casa-museo Menezes Braganza, aristocratici goani decaduti che vivono ancora nel palazzo pieno di gingilli e che chiedono 100 rupie a testa per visitarlo, ma senza nessuni informazione, peccato perche’ sarebbe bello sapere la storia del posto e dell’importante famiglia che si vede in foto.
Dopo la funzione si tiene una processione con i tre Re Magi, tutto il clero, chirichetti e diaconi e poi i fedeli, tutti in fila, in modo molto composto. La giornata e’ presa veramente sul serio e tutti indossano gli abiti piu’ sgargianti.
Il ricevimento a cui sono stata invitata e’ come una festa di matrimonio. Sotto un telone decorato in giardino e’ stato sistemato un trono per Cosma con mega poster dietro. Il povero ragazzino e’ evidentemente stremato, ma pazientemente i siede a ricevere le “adorazioni” di parenti e amici. C’e’ anche la torta, a forma di corona reale e il brindisi con lo spumante. Lo zio, che vive a Dubai e che e’ quello che mi ha invitato sembra davvero fiero e scatta foto in continuazione. Io vengo subito assimilata nella famiglia e trattata come un ospite d’onore. A un certo punto spunta anche il parroco che viene a dare la benedizione finale.
Prima di lasciarli alle danze, c’e’ anche un
cantante con un repertorio classico, tra cui l’immancabile Guantanamera, vedo
Marlon che si leva il lungo mantello di velluto rosso e sgaiattola in cucina ad
addentare un panino. Il suo giorno da re e’ quasi finito.
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