Palolem (Goa), 5 gennaio 2013
Come ci si
sente a 50 anni? Adesso che e’
da poco passata la mezzanotte posso raccontarlo. Ho fatto un esperimento. Passare
la festa dei miei 50 anni in compagnia di me stessa facendo quello che mi passava per la testa. L’unica
condizione che mi ero posta era di essere al mare. E di fatto sono sono a
Palolem, la piu’ bella spiaggia di Goa.
Il bello e’
che di questa lunghissima giornata sopravvivono solo frammenti o dettagli apparentemente
insignificanti. Oggi Scalfari nel suo
editoriale su Repubblica ha scritto: “la curiosita’ dei vecchi svanisce o
aumenta sensibilmente”. Per fortuna
anche io come lui appartengo alla seconda categoria. Ci sono immagini di questa giornata
che si sono impresse per sempre nel mio inconscio.
Come la
coroncina di marigold arancioni trovata sulla spiaggia,
quando appena sveglia mi sono
messa a fare jogging, e che poi ho messo al collo mentre nuotavo nell’acqua
verde smeraldo del mattino. Come un prete dalla tonaca bianca uscito da una
chiesetta, che sembrava di marzapane, in
un palmeto che ho attraversato in moto. Particolari insignificanti ma che hanno
acceso la mia curiosita’ .
Sulla sabbia
umida a Cola Beach ho scritto con un bastoncino: “Grazie, vi voglio bene” e poi ho scattato una
foto un istante prima che arrivasse un'onda. Era per i miei amici di Facebook
che mi hanno fatto gli auguri.
Il
telefonino che faceva “pling” in continuazione come sottofondo. Mail e sms. Ho risposto a pochi perche’ ero
concentrata sul mio esperimento. Solo a
mio padre che mi ha detto che e’ un compleanno “da nascondere”, mentre mia madre mi ha detto che “arriva una volta sola”e che quindi
dovevo goderne appieno.
Per tutto il
giorno non ho fatto che pensare a cosa avrei dovuto fare in una data cosi’
importante per me. Non mi e’ venuto in mente nulla di particolare, qualcosa che
non potevo fare tutti gli altri giorni.
Il pensiero mi ha paralizzato e ho amplificato al massimo i miei sensi
per cogliere qualche segnale o qualche sensazione.
Mi ricordo con
estrema lucidita’ una vongola, l’ultima che mi era sfuggita nel
piatto di spaghetti al Magic View sulla spiaggia di Patnem e che ho assaporato
ancora di piu’ perche’ pensavo fosse vuota. Uno sconosciuto che mentre tornavo
dal ristorante mi ha chiesto: “ Did you enjoy your day?” . E io che gli ho
risposto “no lo so”. Mia figlia, che mi ha svegliato alla mezzanotte per essere
la prima a farmi gli auguri, stasera mi ha ha chiesto “come stai?”. Le risposto
di nuovo “non lo so”.
Ho
sottolineato una frase del libro che sto leggendo, L’Ultimo uomo nella Torre”
di Aravind Ariga, “ La notte di una donna anziana e’ cosi’ piccola: la notte di
una donna giovane e’ il cielo intero”.
Delle croci
bianche al forte di Cabo de Rama al tramonto, che non sono riuscita a vedere,
perche’ sono arrivata in ritardo dopo una corsa in moto. Sempre in affanno
anche oggi.
Ho ordinato
un “Cuba passion” sulla spiaggia. Dei ragazzi hanno sparato dei fuochi di
artificio, sembravano fatti apposta per
me.
Mi sono
fermata a un paio di presepi prima di rincasare, qualcuno aveva aggiunto i Re Magi.
Poi e’ scoccata la mezzanotte e grazie a
Dio la giornata e’finita.
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