Bhuj, 19 ottobre 2013
Devo riconoscere che i giornalisti hanno la memoria corta. L'autorevole New York Times celebra in un editoriale l'ex ''Millennium Park'', il monumentale parco della leader dei ''dalit'' Mayawati che quando era al potere nell'Uttar Pradesh aveva ricoperto strade e piazze con statue di se stessa e di elefanti, il simbolo del suo partito.
Il parco di Noida, di cui parla il New York Times e' stato inaugurato in pompa magna nel 2011 dalla stessa Mayawati e poi subito chiuso al pubblico. L'opera, che contiene oltre 200 elefanti a grandezza naturale, statue di Ambedkar e Mayawati e pure una fontana di bronzo, era costata oltre 70 milioni di dollari. Me ne ero gia' occupata (vedi qui) e avevo anche scattato foto dai cancelli di ingresso.Ma a parte lo sperpero di denaro pubblico, il parco era stato edificato su un'area verde pubblica sacrificando migliaia di alberi. La Corte Suprema aveva anche bloccato i lavori per violazione delle norme ambientali. Nei pressi c'e' anche una riserva ornitologica.
Insomma esaltare l'opera come una celebrazione dei ''dalit'', gli intoccaboli, mi sembra un po' azzardato, anche se ovviamente sono contenti di mettere finalmente piede in un giardino pubblico che gia' prima apparteneva a loro e alla gente del posto.
Devo riconoscere che i giornalisti hanno la memoria corta. L'autorevole New York Times celebra in un editoriale l'ex ''Millennium Park'', il monumentale parco della leader dei ''dalit'' Mayawati che quando era al potere nell'Uttar Pradesh aveva ricoperto strade e piazze con statue di se stessa e di elefanti, il simbolo del suo partito.
Il parco di Noida, di cui parla il New York Times e' stato inaugurato in pompa magna nel 2011 dalla stessa Mayawati e poi subito chiuso al pubblico. L'opera, che contiene oltre 200 elefanti a grandezza naturale, statue di Ambedkar e Mayawati e pure una fontana di bronzo, era costata oltre 70 milioni di dollari. Me ne ero gia' occupata (vedi qui) e avevo anche scattato foto dai cancelli di ingresso.Ma a parte lo sperpero di denaro pubblico, il parco era stato edificato su un'area verde pubblica sacrificando migliaia di alberi. La Corte Suprema aveva anche bloccato i lavori per violazione delle norme ambientali. Nei pressi c'e' anche una riserva ornitologica.
Insomma esaltare l'opera come una celebrazione dei ''dalit'', gli intoccaboli, mi sembra un po' azzardato, anche se ovviamente sono contenti di mettere finalmente piede in un giardino pubblico che gia' prima apparteneva a loro e alla gente del posto.
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