Lugano, 30 maggio 2013
Sono andata a Lugano a trovare i colleghi della Radio Svizzera Italiana con cui collaboro da oltre un decennio ormai. Ci sono capitata di Corpus Domini, che curiosamente e’ giorno festivo in Svizzera. Non capisco perche’ e’ cosi’ importante, non ho visto processioni con la sacra Ostia oppure chiese affollate.
Tutti i negozi chiusi, aria gelida che spirava dalle cime innevate e unica attrazione sul lungo lago, il trenino rosso per i turisti. Chissa’ perche’ mi immaginavo Lugano come un luogo di peccatori e di evasori italiani. Nulla di tutto cio’.
Sono andata a Lugano a trovare i colleghi della Radio Svizzera Italiana con cui collaboro da oltre un decennio ormai. Ci sono capitata di Corpus Domini, che curiosamente e’ giorno festivo in Svizzera. Non capisco perche’ e’ cosi’ importante, non ho visto processioni con la sacra Ostia oppure chiese affollate.
Tutti i negozi chiusi, aria gelida che spirava dalle cime innevate e unica attrazione sul lungo lago, il trenino rosso per i turisti. Chissa’ perche’ mi immaginavo Lugano come un luogo di peccatori e di evasori italiani. Nulla di tutto cio’.