JAIPUR LIT FEST/Giorno 1 - Dalai Lama superstar

Jaipur, 24 gennaio

Arrivo puntuale al Festival, ma come sempre, non si trova il mio accredito stampa. Devo aspettare un bel po'. E' il solito caos creativo indiano arricchito da una presenza massiccia di poliziotti all'ingresso. Vorrei entrare con la mia bicicletta, un vecchio arnese con un pedale mezzo staccato, ma mi fermano prima delle barriere. C'e' gia' una folla paurosa a scalpestare le povere aiuole del Diggi Palace. Il via lo da' una anziana signora bengalese Mahaswheta Devi che scopro e' famosissima in India come femminista e attivista sociale. Do' un'occhiata al programma, mi sento vergognosamente ignorante e comincio a pensare che sono nel posto sbagliato.


Tutti aspettano pero' il Dalai Lama che e' la star della giornata e che e' introdotto dal suo biografo Pico Yver che poi lui ignora completamente. Fa una predica, piu' che una conferenza, come e' giusto che sia, sulla nostra societa' corrotta. Un Dalai Lama classico, in forma smagliante anche e che sembra divertirsi molto a rispondere alle domande del pubblico.

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