Jaipur 25 gennaio 2013,
Il ritmo e' cosi' martellante delle conferenze e degli autori che mi prende l'ansia. Vorrei seguire tutto, conoscere tutti, leggere tutto. Mi impongo, tanto per iniziare, di non entrare piu' nella libreria Full Circles, l'unica, che e' una bolgia mostruosa, dove ogni tanto arrivano con scatoloni interi di volumi per riempire gli scaffali che si svuotano in un lampo. Ci sono donne straniere di una certa eta' come me, probabilmente in forte crisi di astinenza letteraria, che vagano con pile di libri tra le mani come se fossero pagnotte da arraffare prima di entrare in un rifugio anti atomico.
Oggi e' Republic Day, ma il popolo del Festival non sembra accorgersene. Decido di seguire i temi economici, sull'India, dove mi sento piu' a mio agio (e capisco quasi tutto). Seguo un interessante conversazione di Ruchir Sharma, un vero ''guru'' dei mercati emergenti, che ha scritto ''Breakout Nations''. C'e' anche Edward Luce, l'autore di un libro sulle prospettive economiche dell'India (A dispetto degli Dei) che non sono mai riuscita a finire. E poi il liberalista Gurcharan Das che ha intitolato l'ultimo saggio ''India Growts at Night'', penso prendendo in prestito un detto che si dice in Italia, ovvero che il ''Paese cresce di notte, quando il governo dorme'' ma forse da noi lo si diceva in riferimento all'evasione fiscale. Il verdetto e' che l'India ha il 50% di possibilita' di farcela, meglio che niente, visto che solo un paio di anni fa sembrava destinata a diventare una superpotenza.
Poi mi butto sull'America Latina dove un cileno Ariel Dorfman (che vive negli Usa) e un peruviano Santiago Roncagliolo, figlio dell'attuale ministro degli Esteri, che vive in Spagna, danno vita a un gustosissimo duetto pieno di battute e autoironia. Come soltanto i latinoamericani forse sanno fare.
Il ritmo e' cosi' martellante delle conferenze e degli autori che mi prende l'ansia. Vorrei seguire tutto, conoscere tutti, leggere tutto. Mi impongo, tanto per iniziare, di non entrare piu' nella libreria Full Circles, l'unica, che e' una bolgia mostruosa, dove ogni tanto arrivano con scatoloni interi di volumi per riempire gli scaffali che si svuotano in un lampo. Ci sono donne straniere di una certa eta' come me, probabilmente in forte crisi di astinenza letteraria, che vagano con pile di libri tra le mani come se fossero pagnotte da arraffare prima di entrare in un rifugio anti atomico.
Oggi e' Republic Day, ma il popolo del Festival non sembra accorgersene. Decido di seguire i temi economici, sull'India, dove mi sento piu' a mio agio (e capisco quasi tutto). Seguo un interessante conversazione di Ruchir Sharma, un vero ''guru'' dei mercati emergenti, che ha scritto ''Breakout Nations''. C'e' anche Edward Luce, l'autore di un libro sulle prospettive economiche dell'India (A dispetto degli Dei) che non sono mai riuscita a finire. E poi il liberalista Gurcharan Das che ha intitolato l'ultimo saggio ''India Growts at Night'', penso prendendo in prestito un detto che si dice in Italia, ovvero che il ''Paese cresce di notte, quando il governo dorme'' ma forse da noi lo si diceva in riferimento all'evasione fiscale. Il verdetto e' che l'India ha il 50% di possibilita' di farcela, meglio che niente, visto che solo un paio di anni fa sembrava destinata a diventare una superpotenza.
Ariel Dorfman e Santiago Roncagliolo |
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