E' ora di squarciare il velo su una mia attivita' che ho tenuto segreta da quasi un anno un po' divertendomi e un po' vergognandomi quando gli amici mi vedevano appostata con la macchina fotografica agli angoli di popolari ritrovi giovanili di New Delhi. Lavoro come ''cool hunter'' per un website di ''street fashion'' che si chiama Styleattitude e che e' stato fondato da una simpaticissima parigina di origini italiane.
Il mio compito consiste nello scovare dei ragazzi e ragazze diciamo ''trendy'' e fotografare ogni dettaglio, dalle scarpe fino agli orecchini. Ho cercato all'inizio di spiegare che New Delhi non e' Milano e che la gente va fuori come capita senza far molta attenzione alle mode. Ma mi ero sbagliata. I giovani ''delhiti'' hanno un loro stile, soprattutto i teen ager, distinto da quello dei loro coetanei di Shangai o di Bangkok. Ovviamente vanno tutti a rifornirsi nei centri commerciali da Zara o Mango dove prevale l'uniformita', pero' poi compare il tocco locale, la kurta per le ragazze o l'immancabile gioiello di famiglia. Non ci sono gli eccessi di certa moda punk o trash, ma buon gusto un po' borghese. La gioventu' indiana non e' ribelle e lo si vede anche da come veste.
Il mio compito consiste nello scovare dei ragazzi e ragazze diciamo ''trendy'' e fotografare ogni dettaglio, dalle scarpe fino agli orecchini. Ho cercato all'inizio di spiegare che New Delhi non e' Milano e che la gente va fuori come capita senza far molta attenzione alle mode. Ma mi ero sbagliata. I giovani ''delhiti'' hanno un loro stile, soprattutto i teen ager, distinto da quello dei loro coetanei di Shangai o di Bangkok. Ovviamente vanno tutti a rifornirsi nei centri commerciali da Zara o Mango dove prevale l'uniformita', pero' poi compare il tocco locale, la kurta per le ragazze o l'immancabile gioiello di famiglia. Non ci sono gli eccessi di certa moda punk o trash, ma buon gusto un po' borghese. La gioventu' indiana non e' ribelle e lo si vede anche da come veste.
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