Sono tornata a Delhi. Come benvenuto il mio taxi, una sgangherata Ambassador, ha tamponato appena fuori dall'aeroporto. Un pazzo aveva attraverso la strada costringendo un altro taxi che ci precedeva a inchiodare di colpo. Non ci siamo fatti male, ma e' stata una bella botta. Il muso dell'Ambassador si e' accartocciato. Ma il tassista e' riuscito con il cric a sollevare la lamiera e a liberare la ruota che era bloccata. Una controllatina ed e' ripartito come se nulla fosse. Non aveva assicurazione. Ognuno paga i propri danni, mi ha detto.
Back to India, terra dalle mille contraddizioni, ma tenace e paziente come un elefante. Sono contenta di essere tornata. La Thailandia non mi attira. E' un Paese affascinante e ricco di storia come l'India, ma si e' prostituito troppo. Mi sono chiesta piu' volte se davvero mai New Delhi potra' diventare come Bangkok. Perdere i propri ''jinn'' (spiriti) come la capitale thailandese ha ormai perso i suoi ''pii''. Spero tanto di no, anche se sembra che i palazzinari indiani non vedano l'ora di asfaltare tutto e sradicare inutili alberi. I nuovi shopping mall, i palazzoni, le mega strade fatte solo per le auto, sembrano suggerire che Delhi insegua il modello consumistico di Bangkok. Mi auguro davvero che non sia cosi', che scoiattoli e uccellini continuino a vivere davanti alle case.
Di sicuro non diventera' mai un bordello low cost per i vecchi sporcaccioni europei che vengono qui a cercare sesso e finti sentimenti. Invece di fare i nonni e stare con i loro nipotini e cercare di recuperare una briciola di valori umani nei loro Paesi, vengono a spendere le loro ricche pensioni (le ultime...) con le puttane thailandesi. Le quali ovviamente stanno al gioco e si attaccano come sanguisughe ai vegliardi rincoglioniti fingendosi pure innamorate. In tre settimane purtroppo ho visto molte scene patetiche di questi ''fidanzatini''. Mi e' stato detto che e' normale per le ragazze cercare guadagni alternativi anche se non sono povere in canna come le indiane. Come e' possibile che le famiglie thai permettano alle loro figlie di prostituirsi con vecchi bavosi e pieni di Viagra? Tutto e' iniziato con i bordelli per i reduci Usa in Vietnam, ho letto. Ma non mi basta come spiegazione.
Girando per Sukhumvit, il popolare quartiere commerciale e residenziale, alla ricerca della casa di Terzani, ho visto decine di lupanari (i saloni di massaggio) con le ragazze fuori, sorridenti e ammiccanti. Non e' la zona a luce rosse, ma ormai l'intera citta' e' trasformata in un puttanaio, almeno sembra. C'erano anche degli occidentali soli, gli ''ex baby boomers'' miei coetanei, seduti fuori nei bar o sulle terrazze degli hotel inglobati nei centri commerciali. Mi sento ancora addosso lo sguardo laido e schifoso di alcuni di loro, abituati ormai a vedere ogni donna che gli passa davanti come un oggetto per il loro piacere. Probabilmente imbottiti di Viagra, o sex alcholic come si dice, sono forse l'esempio concreto del declino morale (e economico?) dell'Occidente. Forse esagero, ma questa e' stata la mia sensazione.
Back to India, terra dalle mille contraddizioni, ma tenace e paziente come un elefante. Sono contenta di essere tornata. La Thailandia non mi attira. E' un Paese affascinante e ricco di storia come l'India, ma si e' prostituito troppo. Mi sono chiesta piu' volte se davvero mai New Delhi potra' diventare come Bangkok. Perdere i propri ''jinn'' (spiriti) come la capitale thailandese ha ormai perso i suoi ''pii''. Spero tanto di no, anche se sembra che i palazzinari indiani non vedano l'ora di asfaltare tutto e sradicare inutili alberi. I nuovi shopping mall, i palazzoni, le mega strade fatte solo per le auto, sembrano suggerire che Delhi insegua il modello consumistico di Bangkok. Mi auguro davvero che non sia cosi', che scoiattoli e uccellini continuino a vivere davanti alle case.
Bangkok - Sexy shop ambulante davanti a negozio di materiale elettrico |
Girando per Sukhumvit, il popolare quartiere commerciale e residenziale, alla ricerca della casa di Terzani, ho visto decine di lupanari (i saloni di massaggio) con le ragazze fuori, sorridenti e ammiccanti. Non e' la zona a luce rosse, ma ormai l'intera citta' e' trasformata in un puttanaio, almeno sembra. C'erano anche degli occidentali soli, gli ''ex baby boomers'' miei coetanei, seduti fuori nei bar o sulle terrazze degli hotel inglobati nei centri commerciali. Mi sento ancora addosso lo sguardo laido e schifoso di alcuni di loro, abituati ormai a vedere ogni donna che gli passa davanti come un oggetto per il loro piacere. Probabilmente imbottiti di Viagra, o sex alcholic come si dice, sono forse l'esempio concreto del declino morale (e economico?) dell'Occidente. Forse esagero, ma questa e' stata la mia sensazione.
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