Finalmente i maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono passati dalla loro condizione di carcerati, anche se di lusso, a quella di liberta' vigilita a Kochi o Cochin, una delle perle turistiche del sud dell'India e patria della medicina ayurvedica. Si trovano nell'hotel Trident, un albergo a cinque stelle ma non sfarzoso, che si trova sull'isola-porto di Willington, tra la costa e la storica Fort Kochi.
Conosco bene l'hotel perche' e' stata la ''unita' di crisi'' italiana quando i due fucilieri del San Marco di Brindisi sono sbarcati dalla petroliera Enrica Lexie lo scorso 16 febbraio dopo la morte di due pescatori. Lo frequentavo ogni giorno anche se io stavo in una pensione di fianco. E' un edificio basso nela lussureggiante vegetazione keralese, pieno di zanzare e occasionalmente di comitive straniere che si fanno una brevissima tappa prima di tornare a casa o di iniziare il tour dell'India meridionale. L'isola e' piena di container, magazzini e uffici di import-export. Ci sono due imbarchi, uno per andare a Ernakulam e l'altro per Fort Kochi, la parte storica e quindi turistica di Kochi con le chiese portoghesi, il quartiere ebraico e il cimitero olandese. Ci sono anche le famose ''chinese fishing nets'' , le reti da pesca manovrate da grandi argani attaccati a massi di pietra.
Non so se i maro' lasceranno il loro nuovo domicilio per qualche passeggiata, ma il posto e' decisamente invitante. Insomma poteva essere molto peggio.
Nel loro primo giorno di liberta', i due militari si sono per ora limitati a godersi la piscina dell'albergo e il ristorante, in compagnia della delegazione che sta preparando la difesa del processo che si apre il 18 giugno.
Non so se rimarranno al Trident, ma penso che la permanenza in Kerala sara' lunga e quindi avranno modo anche di esplorare i dintorni dell'albergo anche se in un raggio di 10 chilometri dal commissariato dove devono firmare ogni giorno. Tra pochi giorni poi arrivera' il monsone, in Kerala di solito molto abbondante, che dara' tregua anche alla calura. Per due mesi sara' un diluvio, le folle di turisti si diraderanno, ma per molti e' la stagione migliore per i trattamenti ayurvedici.
Conosco bene l'hotel perche' e' stata la ''unita' di crisi'' italiana quando i due fucilieri del San Marco di Brindisi sono sbarcati dalla petroliera Enrica Lexie lo scorso 16 febbraio dopo la morte di due pescatori. Lo frequentavo ogni giorno anche se io stavo in una pensione di fianco. E' un edificio basso nela lussureggiante vegetazione keralese, pieno di zanzare e occasionalmente di comitive straniere che si fanno una brevissima tappa prima di tornare a casa o di iniziare il tour dell'India meridionale. L'isola e' piena di container, magazzini e uffici di import-export. Ci sono due imbarchi, uno per andare a Ernakulam e l'altro per Fort Kochi, la parte storica e quindi turistica di Kochi con le chiese portoghesi, il quartiere ebraico e il cimitero olandese. Ci sono anche le famose ''chinese fishing nets'' , le reti da pesca manovrate da grandi argani attaccati a massi di pietra.
Non so se i maro' lasceranno il loro nuovo domicilio per qualche passeggiata, ma il posto e' decisamente invitante. Insomma poteva essere molto peggio.
Nel loro primo giorno di liberta', i due militari si sono per ora limitati a godersi la piscina dell'albergo e il ristorante, in compagnia della delegazione che sta preparando la difesa del processo che si apre il 18 giugno.
Non so se rimarranno al Trident, ma penso che la permanenza in Kerala sara' lunga e quindi avranno modo anche di esplorare i dintorni dell'albergo anche se in un raggio di 10 chilometri dal commissariato dove devono firmare ogni giorno. Tra pochi giorni poi arrivera' il monsone, in Kerala di solito molto abbondante, che dara' tregua anche alla calura. Per due mesi sara' un diluvio, le folle di turisti si diraderanno, ma per molti e' la stagione migliore per i trattamenti ayurvedici.
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