Ebbene si’, mi sono beccata la febbre dengue
Come molti, anche tra i miei connazionali, quest’anno mi sono beccata la dengue. Pare sia una piaga mondiale, io onestamente non ne avevo mai sentito parlare prima di venire in India. E anche qui, nonostante gli allarmi, me ne sono sempre fregata altamente. Mentre ero febbricitante ho disperatamente cercato di risalire alla zanzara infame che mi ha trasmesso l’infezione. Boh. L’incubazione e’ dai 4 ai 10 giorni, dicono. A Calcutta dove ero stata una settimana prima? Tra le giacenze di frutta marcia del supermercato Reliance Fresh? Una sera in un giardino di una ricca casa del quartiere diplomatico considerato l’epicentro della dengue a Delhi (chissa’ che ci fanno dentro le ambasciate…)? O forse davanti all’aquitrino di Nehru Park dove una volta mi sono fermata a fare gli stiramenti? Boh. Quest’anno e’ stato record per i monsoni, vedi inondazioni in Pakistan e ho l’armadio che puzza di muffa come non avveniva da anni. Il decorso della malattia, una decina di giorni, e’ stata una via crucis con l’ossessione quotidiana del verdetto delle piastrine che arrivava dopo le 19 con i risultati del prelievo del sangue al mattino. L’ultimo ‘’effetto speciale’’ e’ stata un’ orticaria pruriginosa da incubo sulle palme delle mani, come se mi avessero pizzicato mille zanzare…incredible dengue e incredible India.
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