I sette piaceri del Ferragosto a New Delhi
A parte la mia città natale, Chivasso, in Piemonte, il posto dove ho vissuto piú a lungo è stato a New Delhi. Spesso la gente mi chiede che cosa ci trovo in una metropoli che ha il triste record di essere una delle peggiori al mondo per qualità della vita.
Ecco un elenco semiserio dei sette piaceri nascosti di Delhi a Ferragosto.
- Il mango shake a Sarojini Nagar. In un angolo del mercato-ritrovo per gli stranieri c’è un posto dove fanno le spremute con frutta di stagione. Il frullato di mango, servito con contorno di uvetta afghana e nocciole cashew, ti fa dimenticare che lì vicino due anni fa è esplosa una bomba che ha ucciso decine di persone.
- Una nuotata in piscina al Samrat Hotel. La maggior parte degli stranieri, con la puzza sotto il naso, pensa che la piscina, 25 metri, non sia abbastanza pulita e che i lettini siano scomodi. Per me che sono una nuotatrice è la migliore in assoluto, soprattutto in agosto quando tutti sono in vacanza e io trasferisco il mio ufficio a bordo piscina. Sto scrivendo proprio da qui grazie al Wi Fi dell’albergo.
- Il percorso jogging triplice combinato di Safdarjung Park, Hauz Khas e Deer Park. Un’oasi fantastica con giungla, lago e rovine storiche dei mughal, in pieno centro della moderna Delhi.
- Lo speciale dahi cachori alla pasticceria Evergreen a Greenpark market. Non è possibile descriverlo, e la vera bomba H indiana.
- Passeggiata al tramonto a Jama Masjid, l’angolo piú pittoresco di Delhi, nonostante un recente articolo sul Sole 24 Ore che lo definiva “un vero formicaio dove regna una confusione che spaventa anche i viaggiatori più incalliti”. Boh..
- Uno “sheesh kebab rolmati”, uno spiedino di agnello avvolto nel pane arabo da Khan Chacha, un buco di un paio di metri quadri, nella strada interna del ricco e griffato Khan Market, ma dove c’è sempre la fila fuori. Meglio se consumato sul sedile dello scooter.
- Per gli amanti della vita notturna infine una serata con i “belli e famosi” di Delhi ad uno dei tanti party esclusivi organizzati da famose marche di whisky dove, qui più che mai, si ha davvero la sensazione i appartenere a una esigua minoranza di fortunati della Delhi da bere.
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