Minacciata di querela per diffamazione da un legale di Quattroruote, ritiro immediatamente il mio post del 10 febbraio scorso e rivolgo le mie più sentite scuse al Signor Gianluca Pellegrini e a tutti i suoi colleghi della redazione. Oltre che non ho ricevuto il compenso pattuito per un servizio fotografico che mi avevano ordinato, ci mancherebbe solo che adesso debba pure pagare i danni! Però, che bello sarei penso la prima blogger querelata…
Per dovere di informazione, ecco l’ingiunzione ricevuta via e mail da Stefano Benetti Genolini, della Direzione affari legali dell’Editoriale Domus S.p.A.
Per dovere di informazione, ecco l’ingiunzione ricevuta via e mail da Stefano Benetti Genolini, della Direzione affari legali dell’Editoriale Domus S.p.A.
"Nel merito di quanto da lei pubblicato, ci preme segnalarle quanto segue.
- Gli aggettivi da lei utilizzati nel titolo per qualificare il nostro giornalista Gianluca Pellegrini e nel testo dell’articolo per definire i giornalisti, facilmente identificabili come quelli facenti parte della redazione della nostra testata Quattroruote, sono calunniosi e gravemente diffamatori.
- Da quanto in nostro possesso, si evidenzia come la rappresentazione dei fatti inerenti i suoi contatti con la redazione di Quattroruote da lei descritta nell’intervento non sia reale e sia funzionale unicamente al perseguimento dei suoi fini calunniosi e diffamatori.
- Gli aggettivi da lei utilizzati nel titolo per qualificare il nostro giornalista Gianluca Pellegrini e nel testo dell’articolo per definire i giornalisti, facilmente identificabili come quelli facenti parte della redazione della nostra testata Quattroruote, sono calunniosi e gravemente diffamatori.
- Da quanto in nostro possesso, si evidenzia come la rappresentazione dei fatti inerenti i suoi contatti con la redazione di Quattroruote da lei descritta nell’intervento non sia reale e sia funzionale unicamente al perseguimento dei suoi fini calunniosi e diffamatori.
Per quanto sopra, riservandoci comunque ogni ulteriore azione, la invitiamo a togliere con la massima urgenza dal titolo la parte “e il fetente di Pellegrini” e dal testo il seguente brano:
“Un tale Gianluca Pellegrini che lavora al mensile Quattroruote me lo aveva richiesto con tanto servizio fotografico che purtroppo ho già pagato. Nonostante le promesse non lo ha mai messo in pagina (sono vent’anni che faccio questo mestiere e mi faccio ancora gabbanare dagli strapagati miei colleghi-culi di pietra)”
Siccome poi - oso pensare - esiste ancora la libertà di espressione vorrei tuttavia ribadire quanto successo: ho inviato un pezzo con foto sui "50 anni dell'Ambassador" al signor Pellegrini che me lo aveva ordinato dopo aver concordato un prezzo di 500 euro. Non è mai stato pubblicato senza alcuna spiegazione e non mi è mai stato retribuito. Purtroppo io non ho avvocati per difendermi. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, nell’elenco professionisti, ma sono free-lance e a Delhi. Vivo del mio lavoro e cerco, in linea di massima, di rispettare il lavoro altrui.
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