Non ci credevo nemmeno io. Nell’ostello dell’Esercito della Salvezza di Bombay c’è internet wi fi. Nei dormitori, puliti e sicuri, a 150 rupie (meno di tre euro), colazione inclusa, c’è quello che secondo me non esiste neppure nel superfigo Hotel Taj Mahal che è qui a cento metri di distanza. Non immagino quante persone ne siano a conoscenza. Sono orgogliosa di dare questa notizia basilare per chi come me non si separa mai dal proprio notebook.
Dopo un viaggio epico di 16 ore da Janshi sono arrivata nell’umidità di Mumbai che devo dire mi piega più le gambe che gli over 40 gradi del nord dell’India. Oggi, di ritorno dall’isola di Elefanta, su una bagnarola che fa da traghetto, mi sono addormentata come un sasso. Mi sono ripresa con un caffè da Barista, che qui a Mumbai è già “Barista Lavazza”, ma che sembrava un congelatore tanto l’aria condizionata era a manetta. Colaba è piacevole, certo di domenica è meno incasinata. E’ veramente diversa l’atmosfera qui rispetto alla frenetica e aggressiva New Delhi. Sarà l’aria molle della baia oppure le foto di Shah Ruk Khan che tappezzano le edicole.
Dopo un viaggio epico di 16 ore da Janshi sono arrivata nell’umidità di Mumbai che devo dire mi piega più le gambe che gli over 40 gradi del nord dell’India. Oggi, di ritorno dall’isola di Elefanta, su una bagnarola che fa da traghetto, mi sono addormentata come un sasso. Mi sono ripresa con un caffè da Barista, che qui a Mumbai è già “Barista Lavazza”, ma che sembrava un congelatore tanto l’aria condizionata era a manetta. Colaba è piacevole, certo di domenica è meno incasinata. E’ veramente diversa l’atmosfera qui rispetto alla frenetica e aggressiva New Delhi. Sarà l’aria molle della baia oppure le foto di Shah Ruk Khan che tappezzano le edicole.