Islamabad, 1 giugno 2016
Attraversare a piedi il valico di confine di Wagah, tra India e Pakistan, mi fa sempre un grande effetto, E' una delle frontiere piu' militarizzate del mondo. Una cortina di ferro che divide anche i ghiacciai dell'Himalaya e questo e' l'unico punto di contatto fisico tra due Stati che hanno combattuto quattro guerre.
E' il 'check point Charlie' dell'Asia. Mi vengono in mente storie di spie e di scambi di ostaggi. Qui il clima non e' da guerra fredda perche' il contesto e' diverso. Ma l'antagonismo c'e' e lo si vede ogni sera alla cerimonia della 'chiusura' del confine e dell'ammainabandiera dove i soldati del corpo dei Pakistani Rangers e della Border Security Force si esibiscono tra il tifo da stadio di migliaia di persone giunte da entrambi i lati del confine. Per alcuni sara' anche una comica pantomina, ma non bisogna mai dimenticare che India e Pakistan hannoo le armi atomiche puntate l'uno contro l'altra.
Quando sono passata c'erano com me una decina di persone, alcune famiglie, una ambulanza uno straniero in giacca e cravatta e valigetta 24ore, che sembrava appena sbarcato da Milano o Zurigo.
Dall'ultima volta che sono passata, sette anni fa, sono cambiate un po' di cose. Anche qui ci sono lavori in corso, stanno costruendo degli spalti piu' grandi per la cerimonia serale!
Sono stati ridotti gli spostamenti a piedi sia da una parte che dall'altra. Da parte indiana c'e' un bus con a bordo musica rap-punjabi che ci ha portati all'immigration, A piedi si fanno i circa 200 metri tra i due cancelli di ingresso, la terra di nessuno, dove avviene lo spettacolo degli eserciti.
Quindi si entra in territorio pachistano dove un soldato baffuto ti accoglie con un caloroso 'Salaamalekku". Dopo le formalita', siamo saliti tutti su un curioso trenino elettrico, che ci ha portato all'uscita.
Attraversare a piedi il valico di confine di Wagah, tra India e Pakistan, mi fa sempre un grande effetto, E' una delle frontiere piu' militarizzate del mondo. Una cortina di ferro che divide anche i ghiacciai dell'Himalaya e questo e' l'unico punto di contatto fisico tra due Stati che hanno combattuto quattro guerre.
E' il 'check point Charlie' dell'Asia. Mi vengono in mente storie di spie e di scambi di ostaggi. Qui il clima non e' da guerra fredda perche' il contesto e' diverso. Ma l'antagonismo c'e' e lo si vede ogni sera alla cerimonia della 'chiusura' del confine e dell'ammainabandiera dove i soldati del corpo dei Pakistani Rangers e della Border Security Force si esibiscono tra il tifo da stadio di migliaia di persone giunte da entrambi i lati del confine. Per alcuni sara' anche una comica pantomina, ma non bisogna mai dimenticare che India e Pakistan hannoo le armi atomiche puntate l'uno contro l'altra.
Quando sono passata c'erano com me una decina di persone, alcune famiglie, una ambulanza uno straniero in giacca e cravatta e valigetta 24ore, che sembrava appena sbarcato da Milano o Zurigo.
Dall'ultima volta che sono passata, sette anni fa, sono cambiate un po' di cose. Anche qui ci sono lavori in corso, stanno costruendo degli spalti piu' grandi per la cerimonia serale!
Sono stati ridotti gli spostamenti a piedi sia da una parte che dall'altra. Da parte indiana c'e' un bus con a bordo musica rap-punjabi che ci ha portati all'immigration, A piedi si fanno i circa 200 metri tra i due cancelli di ingresso, la terra di nessuno, dove avviene lo spettacolo degli eserciti.
Quindi si entra in territorio pachistano dove un soldato baffuto ti accoglie con un caloroso 'Salaamalekku". Dopo le formalita', siamo saliti tutti su un curioso trenino elettrico, che ci ha portato all'uscita.